La mia vita da WINE EXPORT MANAGER tra teoria e pratica !
Oggi voglio parlarvi della mia professione.
Se qualcuno dovesse chiedermi “chi sei?”, mi sentirei in difficoltà. Sicuramente parlerei di ciò che faccio, della mia professione e dei miei titoli di studio. Non è solo questione di avere un pezzo di carta, è che le esperienze lavorative, scolastiche e professionali hanno formato la mia personalità tanto quanto le relazioni e l’educazione familiare.
Essere EXPORT MANAGER di una cantina vuol dire sacrificare
parte della vita privata per viaggiare, parte del tempo libero per fare nuove
esperienze ed (in)formarsi.
Non è questione di conoscere le lingue, è una professione
molto complessa che richiede:
-Conoscenza Mercati (incluse culture e stili di vita)
-Sensibilità
-Empatia
-Conoscenze tecniche e legislative
-Creatività
Ma e soprattutto tanta umiltà e flessibilità. Perché non si
finisce mai di imparare e di crescere. Perché si deve fare i conti con persone con
una cultura completamente diversa dalla propria ed è facile commettere errori e
fare gaffe. Bisogna entrare in punta di piedi, con umiltà e mai con arroganza.
Ma nello stesso tempo bisogna essere arguti e brillanti. Ho appena iniziato ad
imparare dei trucchi del mestiere, la strada è lunga e piena di insidie.
Non è l’unica strada, le aziende considerano profili con
Lauree in Lingua oppure in Giurisprudenza o ancora in Scienze Politiche.
In TEORIA è un lavoro entusiasmante, sempre diverso che ti permette di viaggiare e di fare tante esperienze. In PRATICA ci vuole tanta passione e pazienza. Ogni viaggio, fiera richiedono tanta preparazione. Ogni scelta presuppone delle conseguenze e le responsabilità sono alte.
Vi parlerò anche in seguito della mia professione. Se ho scatenato la vostra curiosità...campo libero alle domande !
Cin CinBice
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